Neues in Alagna Valsesia/​Gressoney-La-Trinité/​Champoluc/​Frachey (Monterosa Ski)

Infrastrukturelle Neuigkeiten aus Italien
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Polz
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Beitrag von Polz »

so hier sind die beiden Bilder von "York" - funivie.org:
( Seite 79 im Cresta Rossa Topic, vielleicht kann ja jemand mit Italienischkenntnissen, den Inhalt von York etwas zusammenfassen)
Dateianhänge
rechts oben ist die Salati-Bergstation zu erkennen
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ist wohl etwas Überwindung notwendig...
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gerrit
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Beitrag von gerrit »

Na das sieht ja wirklich ziemlich adrenalintreibend aus, wenn es da noch ein bißchen eisig ist.... :pale:
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k2k
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Beitrag von k2k »

Also meines Wissens ist bzgl. der Neubauten noch nichts entschieden. Letztens hab ich auf funivie.org einen Artikel gefunden, der sich mit verschiedenen Möglichkeiten auseinandergesetzt hat, ob das aber offiziell oder inoffiziell war, was da drin stand, weiß ich leider nicht.

Lest selbst und/oder findet raus, was drin steht. Ich kann kein Italienisch, fragt mich also nicht. Original bei funivie.org im besagten Topic auf Seite 78.
Sci, il futuro non passa più per Indren

«Ipotesi tecniche di rilancio del protocollo di intesa tra le Regioni Piemonte e Valle d'Aosta inerente la realizzazione del “Comprensorio sciistico integrato del Monte Rosa Alagna/Gressoney”.

PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE QUOTE ALTE.
Ipotesi A. Realizzazione di due nuovi impianti, in territorio interamente valdostano, costituiti da un primo tratto dal Passo dei Salati (2.970 metri) fino a quota 3.280 (partenza vecchia sciovia Roccette) e da un secondo tratto che raggiunge un'area a oggi individuabile in Dente di Bors o Forcella di Bors (poco al di sotto di Cresta Rossa, circa 3.550 metri di quota). Le due tratte sarebbero realizzate con impianti Funifor e nell'area Roccette verrebbe realizzato un Centro servizi attrezzato con bar e ristorante a servizio dell'area in quota. Al fine di garantire l'accesso al versante piemontese, tale ipotesi deve prevedere opere di sbancamento della roccia in cresta (alcune centinaia di metri cubi) nella zona della Forcella, già in passato transitabile e ora non più per l'abbassamento del ghiacciaio di circa una decina di metri. Poiché la cresta demarca il confine tra le due regioni, l'intervento interessa entrambi i territori.
Tale soluzione, se attuata nella sua interezza (entrambe le tratte, contestualmente o eventualmente consequenzialmente, sembra coerente al soddisfacimento delle aspettative mentre esclude ogni funzionalità di Punta Indren che, anche a fini ambientali, dovrebbe essere smantellata. L'accesso ai rifugi Gnifetti e Mantova sarebbe comunque garantito mediante un percorso più breve, che vedrebbe altresì il versante valdostano quale accesso estivo privilegiato. Tale soluzione richiede una precisa assunzione di impegno su completezza, copertura finanziaria e tempistica da parte delle due Regioni attraverso un accordo di programma.
Dal punto di vista tecnico, tale soluzione non sembra presentare criticità; in particolare, data la preesistenza di impianti sull'area (come la sciovia Roccette) l'intervento si pone quale rifacimento di impianti esistenti con tipologie (Funifor) di minor impatto in quanto impianti aerei non appoggiati sul ghiacciaio.
Proceduralmente tale ipotesi richiede, per la realizzazione dei due impianti su territorio valdostano, unicamente autorizzazioni della Regione Valle d'Aosta; per le opere di sbancamento nella stazione di arrivo più alta, autorizzazioni di entrambe le Regioni.
Il costo previsto per la realizzazione delle due tratte di impianti, del centro servizi, del potenziamento della rete elettrica e dello sbancamento per la sede della stazione alta è stimabile nell'ordine di 25 milioni di euro.
Questa ipotesi comporta lo smantellamento della funivia attuale da Bocchetta delle Pisse a Indren (edifici e impianti) e di tutti gli altri volumi in quota.
Nel nuovo protocollo bisognerà decidere quale delle due Regioni sopporterà i costi. Se non si precisa nulla restano a carico della società Monterosa 2000 spa, attuale proprietaria degli impianti. Il costo è stimabile in 2 milioni di euro.

Ipotesi B. Realizzazione di due tratte funiviarie, Passo dei Salati-Punta Indren (su prevalenza di territorio piemontese) e Punta Indren-Cresta Rossa (partenza e arrivo su territorio valdostano e sorvolo su territorio piemontese). Tale soluzione riprende il tracciato del progetto già presentato da parte della Valle d'Aosta (e bocciato dalla conferenza dei servizi per problemi di sicurezza, ndr).
Tecnicamente si potrebbero superare le criticità rilevate in sede di Conferenza dei servizi piemontese; resta da verificare il possibile posizionamento della stazione di partenza del secondo tratto ed eventuali necessità di ulteriori sostegni.
Proceduralmente è da verificare se si possa prevedere una approvazione disgiunta delle due tratte, secondo tale ripartizione: 1º tratta Piemonte, 2º tratta Valle d'Aosta sempre che il sorvolo non comporti prevalenza e quindi titolarità piemontese. Per quanto concerne i costi è prevedibile un investimento nell'ordine di 20/21 milioni di euro con un sovra costo rispetto al progetto originario non autorizzato nell'ordine dei due milioni di euro.
Tale ipotesi comporterebbe lo smantellamento della sola funivia Bocchetta-Indren e il recupero della stazione di Punta Indren da valutare in relazione alle destinazioni scelte.
E' da segnalare che, anche se esperite positivamente le verifiche sopra richiamate, la praticabilità di tale soluzione potrebbe ripresentare ancora le stesse criticità autorizzative già manifestatesi nel precedente progetto rispetto, in particolare, all'antropizzazione dell'area di Cresta Rossa.

Ipotesi C. Realizzazione di due nuovi impianti su territorio interamente valdostano, costituiti da un primo impianto Funifor dal Passo dei Salati (2.970 metri) fino a quota 3.280 (partenza vecchia sciovia Roccette) e da un secondo impianto di seggiovia che dalla base della partenza della sciovia Indren (metri 3.150) raggiunge la stazione di Punta Indren (3.260) e l'accesso alla pista Balma. Tale secondo impianto è finalizzato al puro trasferimento degli utenti e solo utilizzabile in inverno e sci ai piedi.
Tale ipotesi risulterebbe coerente per quanto concerne un uso invernale della struttura esistente, comunque da verificare attentamente negli aspetti economico-gestionali.
Tecnicamente sono da evidenziare altresì forti criticità relativamente alla realizzazione di una seggiovia a quota 3.200 metri con prevedibili difficoltà di funzionamento per forte presenza di vento, basse temperature a cui sarebbero sottoposti gli utenti, prevedibili livelli di innevamento tali da poter sommergere in tutto o in parte l'impianto compromettendone il funzionamento e il mantenimento, difficoltà di approvvigionamento elettrico e di materiali di consumo.
Proceduralmente tale ipotesi richiederebbe esclusivamente autorizzazioni valdostane. Il costo degli impianti è stimabile in 12,4 milioni di euro per la prima tratta e circa 1,7 milioni per il collegamento seggioviario con Punta Indren. Lo smantellamento della funivia dovrebbe costare circa un milioni mentre è da valutare il possibile recupero della stazione di Punta Indren.
Le criticità tecniche sembrano però tali da escluderne una sua concreta fattibilità.

PER IL RIENTRO DALLA DISCESA DELLA BALMA.
Per quanto concerne l'impianto Balma bisogna anzitutto considerare che si tratta di un impianto, dovunque lo si collochi, destinato a un numero relativamente basso di passaggi. Esso trova una giustificazione solo come motivo di attrazione per i caratteri della discesa lungo il ghiacciaio del Bors. A seconda delle soluzioni che saranno adottate, la remunerazione per passaggio varia rispettivamente da 0,7 a 1,8 euro per passaggio. In una società relativamente piccola, quale è per esempio Monterosa 200 spa, l'impianto Balma, visto isolatamente, non si autosostiene e potrebbe generare rilevanti problemi gestionali.
In via tecnica, si possono delineare due ipotesi alternative.

Ipotesi 1. Rifacimento di un nuovo impianto sul tracciato di quello esistente con un impianto di tipologia Pulsé di portata oraria 350/600 persone. Tale soluzione presenta i seguenti aspetti: - necessita di un nuovo elettrodotto da Pianalunga a Bocchetta delle Pisse con forti problemi di alimentazione in quanto al momento non c'è disponibilità di corrente elettrica; - dal punto di vista gestionale il tracciato porta al trasferimento del flusso di utenti che percorrono la pista Balma all'impianto Funifor esistente, già al momento saturo nelle giornate di maggior afflusso; - la ripetitività della pista obbliga altresì gli utenti all'utilizzo di cinque impianti percorribili in un tempo non trascurabile.
L'investimento richiesto è di 3,5 milioni di euro per l'impianto e di circa 500mila euro per l'elettrodotto, fatta salva la disponibilità di alimentazione elettrica da parte dell'Enel.

Ipotesi 2. Realizzazione di un nuovo impianto da Sperone Miniere (lungo il tracciato della pista Balma) fino a Passo dei Salati con un impianto Funifor di dimensioni ridotte e portata oraria di seicento persone.
Tale soluzione presenta i seguenti aspetti: - necessità di un potenziamento dell'elettrodotto su un tracciato già esistente e con già attuale disponibilità di corrente; - buone condizioni di innevamento e quindi di fruibilità della pista: l'impianto parte da una zona pianeggiante a quota circa 2.500 metri dove storicamente non vi sono problemi di innevamento e risultano minimi gli interventi necessari per sistemazione della pista; - dal punto di vista gestionale il tracciato prevede il trasporto degli utenti in quota senza incrementare l'afflusso del Funifor esistente; - la ripetitività della pista risulta possibile mediante l'utilizzo di tre impianti e, in alternativa alla pista Balma, si offre all'utente la possibilità di discesa nella pista Olen; - l'uniformità della tipologia di quattro impianti Funifor nel comprensorio potrebbe determinare sensibili economie gestionali sia per quanto concerne manutenzioni e pezzi di ricambio, sia per formazione e turnazione del personale.
L'investimento richiesto è di 5,5 milioni per l'impianto e 500mila euro per il potenziamento dell'elettrodotto che verrebbe alimentato dalla corrente elettrica disponibile dalla Valle d'Aosta.

Per entrambe le ipotesi le autorizzazioni ricadono tutte sul versante piemontese e sarebbe utile poter effettuare una preliminare verifica dell'esistenza di eventuali criticità».
Die Abfahrt auf den Bildern ist nett. Ich hab nur von oben reingeschaut, sieht nicht ganz so steil aus wie auf den Bildern. Aber da sollte man schon sicher auf den Brettern stehen, ein Fehler und man purzelt erst mal ein Weilchen vor sich hin...
Zuletzt geändert von k2k am 08.12.2005 - 14:53, insgesamt 1-mal geändert.
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Beitrag von gerrit »

Vor allem ist die Frage, wie es dann nach links unten weitergeht, wenn man einmal ins Rutschen kommt.
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Beitrag von trincerone »

Also die Direttissima vom Salati ins Tal wo der Balmalift stand ist schon ganz schön heftig. Saueng und Hammersteil. Ich bin sie nie gefahren, weil sie mir zu krass ist. Mit meinem Equipment kann ich auch nicht schnell genug drehen, um sowas zu fahren. Sie startet auch nicht direkt oben am Funifor, wo wie runter geschaut haben, sondern ca. 200m weiter talwärts. Direkt am Funifor sind quasi nur Felsen. Also ich hab sie in meiner Erinnerung genauso steil in Erinnung wie auf dem Bild. Etwas flacher ist die Route, wenn man vom Funifor ein Stück hochläuft und dann quasi direkt von oben in das Tal fährt.

Was die Neuerschließung des Indrensektors angeht, ist mein Wissensstand auch, dass die Variante Funifor Rocette plus SL die wahrscheinlichste ist. Allerdings nur eine mäßig coole. Ersten weil dann das Tal zu gebaut wird, was jetzt diesen geilen Ende der Weltstyle hat, zweiten weil man nicht anstädnig zur Punta Indren und der Balmaabfahrt rüber kommt, und drittens, weil das ganz von Gressoney zu leicht zu erreichen ist. Ich denke aber, dass es dahin laufen wird: die Punta Indren wird Teil des Schigebietes von Gressoney und Alagna? - na ja, wenn sie jemals wieder Geld haben sollen, bauen sie vielleicht doch noch mal einen kleinen Balmalift...
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k2k
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Beitrag von k2k »

Hm, wenn ich gewusst hätte daß hier wieder so viel los ist, hätte ich den Artikel separat gepostet und nicht rein editiert 8O :wink:
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Beitrag von trincerone »

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Beitrag von k2k »

Naja, auf den Bildern sieht's aus als wäre die Abfahrt quasi senkrecht und das ist sie ja nun nicht. Mehr als 50° wird sie nicht haben (ist ja auch steil genug, nebenbei).
Ob ich sie fahren würde weiß ich nicht, sowas kann man nur entscheiden wenn man oben steht. Aber vermutlich wär mir die Fallstrecke im Fall der Fälle (man beachte die Doppeldeutigkeit ;-)) etwas zu lang.
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Beitrag von trincerone »

Ja gut, 50° sieht wenn man oben steht aber durchaus aus wie senkrecht... ;) Aber klar was du meinst.

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Beitrag von Emilius3557 »

Hmpf, bin ja im April das Eggerskrin gefahren mit 48°, das reicht bei weitem, da sieht man die Welt wirklich von der Seite!
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Polz
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Beitrag von Polz »

Also ich würde den geposteten Text von k2k etwa so interpretieren:

Funivor Salati-Rocette (3280m), Funivor Rocette - Forcella di Bors (ca. 3550m); Investitionskosten geteilt zwischen Aostatal und Piemont

Sesselbahn(!) von 3150 - zur alten Indren Bergstation um die Balmaabfahrt zu erschliessen

2 Alternativen für Balmalift:
1. GUB (?) auf alter Trasse mit der Problematik einer zusätzlichen "elektrischen Insallation/Leitung" auf die Bochetta delle Pisse (gibt's dort heute noch keinen Strom? Wie wurde/wird den die PB Indren dann versorgt?)
2. "verkleinerte" Funifor mit 600p/h Kap. direkt von der Talstation Balma (ca.2500m) zum Passo Salati!

Klingt alles interessant mit Vor-und Nachteilen. Zahlen werden auch genannt. Aber wer es dann tatsächlich zu welchem Teil und vorallem wann bezahlt... Schau mer mal :?
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Michael Meier
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Beitrag von Michael Meier »

Polz hat geschrieben:1. GUB (?) auf alter Trasse mit der Problematik einer zusätzlichen "elektrischen Insallation/Leitung" auf die Bochetta delle Pisse (gibt's dort heute noch keinen Strom? Wie wurde/wird den die PB Indren dann versorgt?)
Dieselgeneratoren 2x

Ebenfalls 3 Diesengeneratoren haben die 8EUB und die DSB auf Sektion 1+2. Allerdings nur für Stromausfälle. Befinden sich hinter den Schiebewänden im Untergrund zwischen Funifor und 8EUB.
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Polz
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Beitrag von Polz »

Interessant, irgendwie war ich immer davon ausgegangen, dass es Dieselgeneratoren nur bei Schleppliften gab/gibt :oops:
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k2k
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Beitrag von k2k »

Paar Leute interessiert vielleicht das hier noch:
Progetti presentati anno 2006

Scheda Progetto n. 1/2006


Localizzazione:
Gressoney-La-Trinité - Passo dei Salati

Committenza:
Società MONTEROSA S.p.A. di Ayas

Tipologia di intervento:
procedura ordinaria di cui all’allegato A della l.r. 14/1999 – Progetti di infrastrutture – lettera b) impianti funiviari bifuni e/o ad ammorsamento automatico – tutti i progetti

Caratteristiche tecniche:
Il progetto prevede la realizzazione del collegamento funiviario Passo dei Salati – Indren – Dente di Bors.
L’intervento prevede la realizzazione di due tronchi funiviari:
1) Passo dei Salati (2.960 m. s.l.m.) – Indren (3.275 m. s.l.m.)
Lunghezza m. 1.543
2) Indren (3.275 m. s.l.m.) – Dente di Bors (3.656 m. s.l.m.)
Lunghezza m. 1.134
vi è inoltre la realizzazione di una linea elettrica di Media Tensione (15 KV)

Importo dei lavori euro 25.482.000,00



Peculiarità di interesse ambientale dell'area oggetto d'intervento:
L'intervento ricade nell'ambito territoriale del S.I.C. IT1204220 "Ambienti glaciali del Monte Rosa"
In base alla delibera di Giunta Regionale n° 4550 del 2 dicembre 2002, l'intervento è soggetto a valutazione d'incidenza da svolgersi in sede di procedura di valutazione di impatto ambientale.
Quelle: http://www.regione.vda.it/territorio/VI ... n=1&pk=510
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Beitrag von F. Feser »

tschuldigung, aber italienisch kann ich noch nicht...
:evil:
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Beitrag von k2k »

Alpin-Forum|LSAP hat geschrieben:tschuldigung, aber italienisch kann ich noch nicht...
:evil:
Tja, ich auch nicht :oops:
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Beitrag von Emilius3557 »

Naja, ich kann auch kein Italienisch, aber es ist doch recht klar, was geplant ist! Finde dieses Projekt (ohne Augenschein!) gar nicht so schlecht. Durch die relativ kurzen Fahrtstrecken sollte die Kap der Funifors (?) nicht unbeträchtlich sein. Die alten Indren-Abfahrten sollten damit auch bedient sein. Und mit 3650 m ist es die 2. höchste ernsthafte Skibergstation einer Seilbahn.

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F. Feser
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Beitrag von F. Feser »

Marius: in Europa oder? USA hat doch noch was mit dem Peak 8 mit knapp 3900 m oder?
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Beitrag von k2k »

Sorry, ich bin es nicht mehr gewohnt daß meine Beiträge eine solche Resonanz auslösen. Ich dachte, die die es noch interessiert können es sich auch selbst erschließen was da drin steht. Paar Wörter versteht man ja immer, dann kann man es noch durch einen der diversen Übersetzer jagen etc. und weiß zumindest grob um was es geht.

Ich verstehe es so daß das alte Projekt offenbar wieder eingereicht wurde, was nach den Querelen die es um diese Bahn gab doch etwas verwunderlich ist.
Ich persönlich fänd es cool wenn es so gebaut wurde. Bleibt halt die alte Frage, ob man wirklich für 26 Millionen eine Bahn hinstellt und keine Pisten dazu baut.
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Beitrag von Emilius3557 »

@flo: klar Europa, auch ohne Peak 8 standen bisher ja schon einige recht hohe Lifte da herum:

4SB in Loveland: ca. 3840 m
3SB Arapahoe Basin: 3780 m
6KSB Super-Bee (Copper): 3680 m
4KSB Outback (Keystone): 3645 m

Die neue 4KSB Imperial Express reicht offensichtlich bis auf 3900 m (Breckenridge).

back on topic:

25 Mio. ¤ sind wirklich kein Pappenstil. Ob es dort oben im Sommer den großen Run bzgl Ausflugsgästen gibt weiß ich nicht. Die CAI Hütten wollen aber sicherlich nicht auf die rasche Erreichbarkeit via Seilbahn (1-2 h) verzichten, wohl auch nicht wegen ihrer Versorgung.
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Beitrag von F. Feser »

ist keine piste geplant? d.h. die bauen das ding auf 3600m NUR für die ausflügler? sind die wahnsinnig?
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Beitrag von k2k »

Hatten wir doch alles hier schonmal, oder nicht? Weil du's bist fass ich's nochmal grob zusammen:

- Funifor Passo Salati - Cresta Rossa auf 3650 m war geplant und genehmigt, mit Zwischenstation bei der Punta Indren.
- Bauseilbahn stand schon vor einem Jahr, inkl. der Baracken bei der Bergstation. DM hatte es auch schon veröffentlicht, d.h. die Bestellung war sicher schon lange erfolgt
- Angeblich waren keine neuen Pisten geplant, bis dato existieren von der Punta Indren nur Routen, teilweise markiert aber im Prinzip freier Skiraum
- Zweifel daran, daß keine Pisten gebaut werden, waren (und sind) angebracht
- Angeblich sollte bei der Talstation ein obligatorischer LVS-Check eingerichtet werden, d.h. man sollte nur mit entsprechender Ausrüstung hoch kommen. Reine Freeride-Bahn also.
- Im Frühjahr kam das Aus für die Sache aus dubiosen Gründen. Angeblich ein Sicherheitsproblem.
- Über diverse Alternativ-Varianten wurde spekuliert, aber prinzipiell gilt: Nichts genaues weiß man nicht. Ob und wie es weiter geht ist ungewiss.
- Mein obiger Beitrag deutet darauf hin, daß man möglicherweise doch die ursprüngliche Variante weiter verfolgt. Trotzdem gilt weiter die Aussage im vorherigen Stichpunkt.
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Beitrag von F. Feser »

ja, die alte ausgangslage war bekannt, ich dachte du hättest vielleicht in deinem italo beitrag was mit piste erwähnt. bzw. die presseherrschaften von dem zitierten artikel.

muss ich ja echt dringend mal runter in die gegend. aber ich befürchte dass es auch diese saison wieder nix wird *grml*
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Beitrag von Emilius3557 »

Ich hoffe ja diesen Sommer endlich dort einmal vorbeischauen zu können. In diesem Fall gibt es natürlich Augen- und Photoschein bzw. Bericht. We´ll see...
ned321
Massada (5m)
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Beitrag von ned321 »

Mein Italienisch ist leider ein bisschen angerostet, aber vielleicht das jemand anders uebersetzen kann...

http://www.forumcommunity.net/?t=1219688&st=45

"Finalmente ho ricevuto il nome di una delle persone che con una decisione assurda ed id... ha bocciato il progetto Cresta Rossa

Avevo scritto al sindaco di alagna, al pres funivie, al pres vercelli ma nessuno aveva avuto il coraggio di ammettere le proprie responsabilità o fare i nomi di chi, PAGATO DA NOI CITTADINI, aveva preso una decisioni così pazzesca ed irresponsabile

Sembra che sia un certo Molinari !!!!
Oltrettutto sembra promosso da funzionario a dirigente (GRANDIOSO veramente)

Mi farebbe piacere che tali persone si facessero avanti (leggendo il forum) e prendendosi le responsabilità (visto inoltre che è dirigente) anzichè nascondersi dopo aver creato un tale danno economico per la valsesia e per l'italia (figura di m... con i turisti stranieri e blocco di investimenti milionari oltre ad esborso maggiore ora)

E aggiungo non sarebbe male una bella denuncia nei loro confronti per danni e cattiva gestione di denaro pubblico"

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